Una persona nel bagno



'C'è una persona svenuta nel bagno o forse è morta!'


Questa è la terribile frase che spezza il normale mormorio nel grande ufficio aziendale, tace il ticchettio delle tastiere; per un attimo regna il silenzio più totale, sguardi sbigottiti s'incrociano veloci, poi tutti abbandonano le scrivanie e circondano Loredana, la portatrice della notizia.

'Lory cosa dici, sei sicura?'

'Lory ma chi è, siamo tutti qui!'

'Lory morta o svenuta? Donna o uomo?'

Dal piano superiore si affaccia il direttore, infastidito da tutto quel vocio.

'Che succede? Cos'è questa confusione?'

'C'è una persona svenuta o forse morta nel bagno' - risponde qualcuno.

Il direttore scende i pochi gradini visibilmente scocciato blaterando frasi sul prestigio dell'azienda, le conseguenze sull'immagine, la polizia fra i piedi, i giornalisti al cancello.

'Bisogna rimediare immediatamente-afferma-ma poi, è morta o svenuta?'

Tutti si voltano verso Loredana, pallidissima.

'Non so. Penso sia morta. Era immobile sul water, la testa china quasi sulle gambe, le braccia penzoloni, gli occhi sbarrati. Proprio immobile.'

'Allora è sicuramente morta' - afferma il direttore.

'Chi è morta?' La voce imponente dell'amministratore delegato sovrasta improvvisamente il confuso chiacchiericcio.

Di nuovo silenzio. Nessuno sa chi sia il morto o la morta, Loredana ha continuato a definirla una persona.

'Già- dice il capo ufficio- ma si può sapere se si tratta di un uomo o di una donna? E cosa facciamo, devo andare a prendere mio figlio a scuola.'

Loredana trema visibilmente, sudacchia, poi finalmente si decide:

'È una donna. Una donna con i capelli corti e i pantaloni.'

Riparte il chiacchiericcio, tutti s'interrogano sull'identità della poveraccia, che ci facesse lì, com'è che nessuno l'abbia vista entrare, Si guardano, si contano e ricontano, nulla. Un'estranea svenuta o forse morta nel bagno del grande ufficio. Chissà come c'era finita.

In ogni caso è proprio giunto il momento di andare a verificare.

'Io non ci torno davvero' asserisce decisa Loredana

Parte la discussione tra chi debba andare, qualcuno si defila e si allontana, altri si giustificano:

' Devo davvero scappare a prendere il bambino, se non vede nessuno si traumatizza.'

'Devo correre da mia suocera in ospedale, oggi i medici ricevono, altrimenti chi lo sente mio marito.'

'Ho una fame terribile, se non mangio svengo!'

'Mi aspettano all'unione industriali, appuntamento di vitale importanza' Dice l'amministratore delegato avviandosi all'uscita.

'Vengo con lei come d'accordo' gli fa eco il direttore seguendolo.

Il grande ufficio resta vuoto.

Dalla porta che conduce al magazzino ecco sbucare due operai, uno molto giovane, l'altro più anziano, quest'ultimo redarguisce il ragazzo:

'Ma io vorrei sapere come diavolo t'è venuta l'idea di nascondere il manichino nel bagno del grande ufficio, quello tutto preparato a dovere poi!'

'Dai, volevo solo fare uno scherzo, ma guarda, direi che non se ne sia accorto nessuno!'

'E meno male, tu sei completamente matto, qui sono tutte persone serie, di più, serissime! Vuoi farti licenziare? Su su portiamolo via prima che tornino! Dopo pranzo di certo a qualcuno gli scapperà!'

Al rientro dalla pausa, gli impiegati si riuniscono nuovamente, al capo ufficio è appena arrivato un whatsapp dall'amministratore delegato.

'Colleghi, ordini superiori cui obbedire subito. L'AD dice di andare in bagno e poi chiamare la polizia. Non c'è altro da fare!'

Furtivamente si avvicinano alla porta del bagno, la spingono, dopo un paio di minuti finalmente si spalanca.

Non c'è nessuno. Niente. Vuoto.

'Oh Lory, ma cosa avevi visto?'

'Hai forse sognato'?

Discussioni e cicaleccio.

'Forse era svenuta, si è ripresa e com'era arrivata se n'è andata.'

Loredana, scocciata di essere considerata una visionaria, riprende coraggio ed ispeziona il locale con attenzione.

'Ecco' – grida – 'vedete? Qui , dietro il water c'è una scarpa!'

Silenzio glaciale interrotto dopo qualche secondo dal capoufficio:

'L'unica deduzione possibile è che qualcuno abbia portato via il cadavere'.

Rimangono muti, gli sguardi vagano dall'uno all'altro, la lancetta dell'orologio sopra la porta d'uscita gira per tre volte prima che il capoufficio si esprima:

'Lory vai subito nello scantinato, butta la scarpa tra gli scarti, stasera ci sarà il ritiro, entro l'alba verranno distrutti. Voi tutti in un volo alle scrivanie. Niente è accaduto.'

'Ma cosa dirai all'AD?' Prova a fiatare qualcuno.

'Gli dirò che tutto è sistemato, che può stare tranquillo.'

Loredana ubbidisce, pulisce bene la scarpa con un fazzolettino di carta, in versione Pantera Rosa si reca nello scantinato, compie l'operazione, con lo stesso passo felpato torna indietro e riprende il suo posto al computer.

A metà pomeriggio il magazziniere giovane entra nel grande ufficio, è visibilmente turbato, schiarendosi la voce chiede qualcosa, non ottenendo risposta insiste con un tono più alto:

'Scusate, qualcuno ha mica trovato una scarpa nel bagno?'

Il ticchettio delle tastiere si ferma, chi parla al telefono si cheta, ogni suono tace.

'No' rispondono, anzi gridano, all'unisono.

'Oioi – dice il giovane preoccupato- ora chi li sente quelli là, un casino, m'ammazzano'.

'Come ti pare – dice il capoufficio- purché non accada nel nostro bagno'.

Il ragazzo se ne va a capo basso, riprende il ticchettio delle tastiere, riprendono le telefonate, manca poco all'ora di uscita, finalmente un'altra noiosa giornata lavorativa sta per terminare.





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